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Il Sapere e l’Istruzione

“Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, Ha creato l’uomo da un’aderenza. Leggi, che il tuo Signore è il Generosissimo. Colui che ha insegnato mediante il calamo, Che ha insegnato all’uomo quello che non sa.”

La grandezza dell’Islam si riflette nella dottrina del puro monoteismo attraverso il concetto essenziale del “tawhid” ovvero il credere nell’unicità di Dio.

Attraverso il principio enunciato nel “tawhid”, l’uomo si libera da qualsivoglia forma di schiavitù, emancipando la propria anima e consacrandola al Creatore, in un percorso di progressiva realizzazione di sé.

Una mente scevra da ogni condizionamento ed uno spirito libero caratterizzano la relazione dicotomica che lega il Creatore alle Sue creature, di cui l’uomo è vicario sulla Terra: perché solo comprendendo appieno la condizione di creatura, l’uomo può essere davvero libero…quella libertà che è alla base di qualsiasi responsabilità.

L’Islam delinea e si occupa di tutti gli aspetti che riguardano la vita dell’essere umano, tracciando le linee guida che consentono al credente di conseguire obbiettivi spirituali e materiali, permettendogli di soddisfare le proprie esigenze e nel contempo preservandolo da squilibri e malattie che potrebbero turbare la sua serenità.

L’Islam è prima di tutto un ente di formazione e prevenzione, che mette in guardia l’uomo sui disturbi dell’anima (egoismo, indifferenza, odio, arroganza ecc.), prescrivendogli uno stile di vita che lo protegga e tuteli da tali mali, alla ricerca della Felicità.

Gli insegnamenti dell’Islam hanno preceduto qualsiasi teoria intellettuale, filosofica, politica ed economica, con lo scopo di garantire una vita serena e sicura all’uomo sulla Terra.

Questa grandiosità immanente si è subito rivelata nel primo momento di incontro tra la terra e il cielo allorquando, nella grotta di Hira, poco fuori La Mecca, l’amato Muhammad (pace e benedizione su di Lui) ricevette l’investitura Divina.

Nella grotta di Hira, lontano dalla mondanità della Mecca, polo economico e commerciale della penisola Arabica, l’Angelo Jibril, “Arruhu El Amin“, trasmise al Profeta Muhammad il miglior Messaggio che il Creatore avesse mai rivelato all’umanità.

Messaggio su cui sorge una nuova civiltà umana fondata sul Sapere e la Libertà “Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato!”: La civiltà del sapere e dell’unificazione di Dio.

Dichiarare l’inscindibilità tra il sapere e l’unificazione era un segnale di massima eccellenza per l’uomo: non vi è sincerità a credere nell’unicità di Dio senza conoscenza, non vi è un sapere utile senza credere nell’unicità di Dio, non vi è altra strada che possa condurre alla felicità.

L’ignoranza è nemica dell’unificazione, nemica dell’essere umano <<Un servo sapiente è migliore di mille servi solamente praticanti (senza un sapere) nell’Islam>>.

Con il sapere vive l’anima dell’uomo e credere nell’unicità di Dio rende felice lo spirito umano. Quindi il sapere e il credere nell’unicità di Dio sono Vita ed Esistenza.

Gli storici, i politici ed i filosofi hanno illustrato chiaramente questa teoria, i loro libri costituiscono una comprovata dimostrazione di come, in differenti momenti storici, la mancanza di correlazione tra il sapere e l’unicità di Dio sia stata la causa della distruzione di milioni di anime e di molte civiltà.

Il sapere ed il credere nell’unicità di Dio sono l’origine di ogni bene, la loro assenza è l’origine di ogni male.

Se potessimo chiedere a coloro che sono stati strappati alla vita, vittime di guerre ed uccisioni, le loro anime certamente ci direbbero che le cause della loro dipartita sono state certamente l’ignoranza e la mancanza di fede (allontanamento dal Creatore), due elementi che rappresentano il fertilizzante migliore in un terreno nelle cui profondità albergano i semi del male.

Di qui l’immane attenzione che l’Islam ha riposto nella sapienza e nell’istruzione: da esse rinascono e muoiono comunità.

Diceva il Profeta Muhammad: “Ricerca il Sapere, dalla Culla alla Tomba” e ancora il Messaggero di Dio: “Ricerca il Sapere, dovessi recarti fino in Cina”.

Nasce con questo spirito l’ISTITUTO ITALIANO DI STUDI ISLAMICI, come riflessione profonda della storia dell’umanità, ente che si pone al servizio della comunità islamica e della società tutta, fiore all’occhiello e baluardo del sapere raggiungibile ai più e dedicato a tutti i cittadini del nostro Paese.

Il migliore di voi è il più utile per gli altri” diceva l’Amato Profeta Muhammad, e l’esperienza non è altro che una formula temporale in cui la conoscenza teorica e pratica si fondano per raggiungere competenza ed utilità sociale.

Nell’ era della globalizzazione, siamo tutti cittadini di un mondo in continua evoluzione tecnologica, i mezzi di comunicazione hanno costituito un’unica grande realtà virtuale planetaria, cancellando di fatto ogni barriera spazio-temporale.

Giovani, adulti e bambini comunicano ormai ad ogni livello attraverso i social network, scambiandosi opinioni ed informazioni che è sempre più difficile verificare e le cui fonti spesso risultano essere approssimative.

L’ISTITUTO si pone pertanto l’obiettivo ambizioso d’offrire ai musulmani italiani ed ai musulmani europei conoscenze attendibili che riguardano lo scibile della religione islamica in maniera profonda ed esaustiva, attraverso una trattazione puntuale ed accademica, partendo dai principi fondamentali che caratterizzano il Messaggio universale dell’Islam.

Le branchie del sapere dell’Islam abbracciano innumerevoli ambiti e discipline, l’ISTITUTO vuole guidarvi attraverso di esse in un meraviglioso percorso d’apprendistato, fornendo risposte adeguate alle necessità ed ai quesiti cui si trovano di fronte i musulmani italiani, attraverso lo studio del quadro specifico geografico e temporale italiano.

L’ISTITUTO fa riferimento al Consiglio Europeo della Fatwa e della Ricerca, massimo riferimento europeo ed ente giuridico d’eccellenza per i musulmani che vivono nel Vecchio Continente.

Il Profeta Muhammad dice:“Chi segue una via per arrivare alla conoscenza, Dio gliene renderà facile una per il Paradiso”.

Il Direttore

Ibrahim Chabani